QUARESIMA - Le "Quarantane"

Da alcuni anni un gruppo di ragazzi appartenenti alla Confraternita del SS. Sacramento ha ripreso la tradizione di appendere ad una asticella, dal Mercoledì delle Ceneri e per tutto il periodo Quaresimale, nei pressi della Cattedrale, le "Sette bambole della Quaresima".
Queste bambole venivano anche chiamate "Quarantane" e da lungo tempo la loro realizzazione si era persa.
Un tempo, nel centro storico di Castellaneta, queste pupattole venivano appese su una canna, lunga tanto da poter essere sostenuta sul davanzale di due finestre fronteggianti.
Esse sono in numero di sette; la prima si chiama Ièn (Anna), seguiva Paien (Pagano), Rubett' (Roberta), Susann (Susanna), Lazz'r (Lazzaro che era l'unico maschio), Palm (Palma) e Sant (Santa Pasqua).
Queste bambole rappresentano, senza seguire un ordine ben preciso, la filatrice, l'ovattatrice, la sarta, la tessitrice, la preparatrice delle spolette per la tessitura, il mastro fornitore di attrezzi.


Alcuni dei loro nomi , frutto delle consuetudini popolari, sono tratti prevanentemente dai Testi Sacri.
Infatti:
- "Ièn" è S. Anna, madre di Maria Vergine;
- "Paien" è Pagano e rappresenta il carnevale appena trascorso;
- "Susann" è Susanna, simbolo dell'innocenza, salvata dal profeta Daniele perchè ingiustamente accusata di adulterio;
- "Lazz'r" è Lazzaro che ricorda il miracolo della resurrezione;
- "Palm" è la Palma, simbolo di pace;
- "Sant" è la Santa Pasqua che rappresenta il candore e la vittoria di Gesù sulla morte.

- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto tratte dal gruppo facebook Castellanetum Antiqua Moenia.