Anticamente questa processione era di breve durata e serviva
solo per riportare l’immagine della Vergine Addolorata dall'ex
seminario Vescovile oppure dall'Episcopio in Cattedrale; giorni prima
infatti, i Confratelli spostavano l'immagine dalla Cattedrale al luogo
designato; il giorno dei Dolori di Maria, mentre in chiesa un
predicatore parlava alla gente dal pulpito, i Confratelli si muovevano
in processione verso la Cattedrale.
Giunti davanti al portone della
Chiesa, in corrispondenza con il termine dell'omelia, il Priore bussava
per tre volte consecutive con la "mazza" (simbolo tutt'oggi usato in
processione), quasi a voler chiedere il permesso di portare la Madre
Addolorata in visita al Figlio. A quel punto il Predicatore diceva: "Entra, Maria, vieni a trovare tuo Figlio" e, aprendo il portone della
Cattedrale, i Confratelli entravano in Chiesa, si accostavano al pulpito
ed il Predicatore poneva tra le braccia della Vergine un piccolo
Crocifisso.
Oggi la processione si svolge subito dopo la Celebrazione Eucaristica
serale in Cattedrale e, snodandosi per le vie del centro storico, fa
rientro sempre nella Chiesa Cattedrale. Per la sua caratteristica di
processione penitenziale, durante lo svolgimento della stessa, viene
recitata la Via Matris, per poter meglio amalgamare, in questo modo, la
pietà popolare alla religiosità del momento.
Caratteristiche di questa
processione sono le "Pesare" (riproduzione in legno di antiche tavole di
marmo utilizzate dai Sodali più rei per penitenza) ed i "Crociferi"
(piccole croci in legno, portate a spalla da tre Confratelli, che
simboleggiano le tre cadute di Cristo sulla via del Calvario).
- Testo tratto dal sito Confraternita Maria SS. Addolorata - Castellaneta (TA).
- Foto tratta dal gruppo facebook I Riti della Settimana Santa nella Diocesi di Castellaneta.